mercoledì 19 dicembre 2012

Struzzo parlante















Lo struzzo parlante (Struthio camelus loquax) è uno scherzo di natura appartenente all'ordine detto degli struthioniformes. Dotato di un'elevata capacità di adattamento ai più aridi tra i deserti psicogeografici che costellano la Costa Smeralda, nonché ai resort più selettivi e perigliosi, allo stato selvatico lo si può trovare nei pressi degli studi televisivi italiani, dove non è raro vederlo bivaccare e razzolare. È un veloce corridore, un formidabile scalciatore e un ancor più formidabile parlatore. Ha appetito vivace e carattere bizzoso, che lo portano a beccare chiunque e qualunque cosa gli capitino a tiro sotto i riflettori. Possiede tronco massiccio, zampe affusolate, collo oblungo, capo piccolo con becco appiattito caratterizzato da una lamina cornea detta a “canotto”.
 
E se le sue ali possenti non gli permettono di librarsi per l’aere, la sua lingua lunga, in compenso, gli permette di parlare a ruota libera per l’etere. Secondo alcuni scienziati, però, l’abilità performativa dello struzzo parlante consisterebbe in una meccanica imitazione del linguaggio umano. Argomento rispedito al mittente da uno stizzito professor George Flebo, già noto per il monumentale saggio Il mocassino con l’infradito interno, una questione aperta, convinto che i vaticini dello struzzo parlante potrebbero contenere sorprendenti informazioni di cui ci sfugge la chiave di lettura. Affermazioni come “Chi non sa farsi ricordare il cognome non è mai colpa di chi non se lo ricorda ma di chi non è capace a farlo ricordare” o “Lei si deve rimangiare delle verità che sono falsità che ha appena annunciato” sono così diventate oggetto di studio da parte di cognitivisti, logici, ornitologi e filosofi, ma anche di ufologi da spiaggia, millenaristi catastrofisti e fashion blogger d’assalto. Secondo la Bibbia, Dio tolse allo struzzo parlante l’intelligenza, ma appare evidente che nella sua infinita bontà non sentì il bisogno di limitarne la favella.

1 commento: